Si torna a parlare di Crossfit®, date le molteplici richieste di clienti che chiedono:
in quanto tempo posso migliorare le prestazioni?
Il fattore che incide maggiormente (non me ne vogliano coloro che pensano che sia l’alimentazione a farlo) è la programmazione dell’allenamento nel corso dei mesi.
L’alimentazione nel crossfit, per quanto importante, non può sostituirsi ad una corretta pianificazione del lavoro al box. Se un atleta ha difficoltà a costruire intensità di carico o a tollerare volumi importanti, bisogna rivedere la programmazione.
La dieta è un ausilio fondamentale, ma per migliorare le prestazioni nel Crossfit c’è bisogno di:
In molti casi l’atleta non conosce il volume a cui è sottoposto settimanalmente o mensilmente e non ha idea del trend e dell’andamento del volume nel corso dei mesi.
Quando si comincia una disciplina sportiva è inutile accelerare i tempi o avere fretta. Risultati sensati e duraturi arrivano con 2-3 anni di lavoro (sia in termini di allenamento sia di nutrizione). I cambiamenti che vediamo nelle prime settimane e ci motivano non sono costanti e si presenteranno periodi in cui facciamo fatica a notare miglioramenti, estetici e prestativi. È proprio in questi periodi che dobbiamo pianificare il tutto con attenzione: la programmazione dell’allenamento e la dieta dovranno essere coordinati.
Una delle priorità per chi comincia ad allenarsi e praticare Crossfit è concentrarsi sulla tecnica esecutiva. La maggioranza dei praticanti ha invece fretta a sollevare carichi che non sono in grado di gestire. Una tecnica poco matura porta l’atleta a consolidare errori che sono ben più complessi da correggere dopo anni.
Il primo anno di lavoro dovrebbe essere dedicato a costruire una tecnica esecutiva corretta perché attraverso questa fase sarà più semplice migliorare le prestazioni nel corso del tempo.
Ragionare per catene muscolari consente di comprendere quali carenze abbiamo e poterle correggere con esercizi ad hoc che vanno allenati.
In questi casi si procede con:
Se in allenamento abbiamo fatto tutto il necessario per seguire una programmazione razionale, il nutrizionista sportivo può diventare un valido alleato per monitorare il quantitativo calorico e formulare una dieta bilanciata che consenta di incrementare la performance sportiva.
Cosa fa in questi casi il nutrizionista per il crossfit?
Per migliorare le prestazioni nel Crossfit è necessario coordinare la programmazione degli allenamenti e le necessità dell’atleta. Al variare della frequenza di allenamento, del tempo per seduta e del peso corporeo a cui si sta ambendo si monitorerà il piano dietetico e all’occorrenza si procederà con le modifiche.