L’aderenza alla dieta: una tematica che avrei voluto trattare già diversi mesi fa. Il fatto che la tematica sia complessa richiede a tutti coloro che stanno leggendo un minimo di pazienza, perché non sarà un articolo semplice. Servirà però a spiegare il motivo alla base dell’insuccesso relativo ad un piano nutrizionale, qualora si verificasse un ritardo nei risultati.
Vediamo di rispondere alla prima domanda di questo articolo: che cos’è l’aderenza alla dieta? Riguarda il “quanto” e il “come” siete meticolosi nel rispettare esattamente quanto è stato scritto dal vostro nutrizionista.
La mancata aderenza alla dieta è il primo dei motivi che porta il piano alimentare ad essere fallimentare! Se non rispettate quanto scritto, ma andate a sensazione si rischia di cambiare radicalmente i rapporti dei macronutrienti e le calorie stesse del piano.
Vi è mai capitato di dosare l’olio extra vergine a sensazione? Sicuramente vi sarà capitato che, al posto di rispettare i cucchiai segnalati, siate andati “a mano libera” nel dosaggio. Peccato poi scoprire che un singolo cucchiaio di olio apporta dalle 90 alle 100 kcal. Aumentare di due cucchiai di olio i nostri pasti significa che ogni giorno abbiamo quasi 200 kcal in più rispetto a quelle formulate.
In una settimana questa differenza diventa di 1400 kcal solamente per i cucchiai d’olio. In buona sostanza avete inserito quasi un giorno in più di dieta.
Immaginiamoci ora che almeno un giorno a settimana sia di libertà assoluta per il paziente. Alcuni lo chiamano lo sgarro alimentare o cheat day. In questo giorno abbiamo assunto, per ipotesi, circa 2500 kcal.
La media della nostra settimana l’abbiamo tenuta a 1800 kcal circa (esclusi i calcoli appena fatti).
Vediamo cosa succede se modifichiamo, come abbiamo scritto, i cucchiai di olio e il giorno di sgarro lo eseguiamo a 2500 kcal.
La media di quanto verrà alterata su 7 giorni?
Si passerà dalle 1800 kcal circa alle 2071 kcal (contando il giorno di sgarro a 2500 kcal). Questo significa che il giorno di sgarro e la mancata aderenza alla dieta ha aumentato la media di quasi 300 kcal al giorno, con una differenza di 2100 kcal a settimana. Abbiamo inserito un giorno abbondante in più di dieta per ogni settimana.
Qual è l’aspetto positivo dei calcoli appena fatti? La risposta è: abbiamo giocato nettamente in difetto, perché nella realtà la questione è ben peggiore.
Aggiungere uno snack negli spuntini, piuttosto che consumare 3-4 bicchieri di vino in più ogni settimana modificherebbe ulteriormente i dati.
Al di là di non rispettare pratiche banali come i cucchiai di olio, molti pazienti non rispettano gli alimenti ingeriti e la dieta non tiene conto dei bicchieri di alcol assunti durante la settimana.
Siete fedeli al piano, ma notate che non riuscite a dimagrire? Provate a vedere se l’aderenza alla dieta è davvero così perfetta come dite. Potreste rimanere stupiti di quanti alimenti in più fate uso, rispetto a quanto formulato.