Da diversi decenni il nutrizionismo si basa sul solo assunto che l’alimentazione sia solo la somma di nutrienti presenti negli alimenti. Questa versione un po’ riduzionistica della complessità di un argomento ha portato molti esperti a sottostimare le informazioni importanti da conoscere e a ridurle a poche e semplici regole.
Quello che si evince nei diversi blog è proprio questo: contare le calorie e il quantitativo dei macronutrienti. Anche in questa sede, scrissi diversi editoriali che facevano riferimento a quanto sia importante calcolare le calorie e le percentuali di macro assunti.
Questo per due ragioni: fornire semplici regole da seguire e aumentare il grado di comprensione di un argomento.
Gli alimenti però hanno due importanti funzioni:
Ci concentriamo nella maggioranza dei casi sulla funzione energetica dell’alimento o piuttosto su quale alimento introdurre basandosi sul quantitativo di carboidrati complessi, acidi grassi monoinsaturi e così via, ma sempre di funzione energetica ci si riferisce alla fine della fiera.
Gli alimenti hanno però anche una valenza funzionale. In altre parole prendere una alimento con alta densità calorica, ma povero di micronutrienti, porta con sè una serie di riflessioni che andrebbero fatte, ma poco utili all’utente medio che cerca soluzioni semplici. Per esempio le richieste sono “come dimagrire” o “come aumentare le prestazioni”, se parliamo di dieta per lo sportivo.
Il termine nutrizionismo identifica un’ideologia, più che una vera e propria scienza. Il tutto si riduce ad una somma di nutrienti che costituiscono gli alimenti.
E poi si cerca da decenni di identificare le sostanze con proprietà miracolose o tutte quelle molecole i cui studi suggeriscono importanti proprietà per conservare la salute. Tutto questo porta con sè, a distanza di tempo, diversi fraintendimenti, alcuni dei quali citati nell’articolo “il lato oscuro della nutrizione“.
Si trovano a rotazione alimenti da idolatrare e contemporaneamente alimenti sui quali focalizzare le nostre paure. Di fatto è un continuo alternarsi di lotte tra i nutrienti che fa perdere di vista le differenze qualitative dei cibi.
In questa marea di nozioni basate su zucchero contro fibre, acidi grassi saturi contro insaturi e diete che lottano tra loro per aggiudicarsi il titolo di “dieta migliore dell’anno”, si perde di vista la complessità della natura e si riduce tutto a calorie ed etichette nutrizionali.
In altre parole si pensa poco alla produzione del prodotto, alla salubrità degli alimenti e alle loro caratteristiche funzionali, come la lotta tra alimenti vegetali e alimenti arricchiti di fibre, ma tutto è ridotto al meticoloso calcolo dei macros.
Ed è così che i nutrienti hanno soppiantato gli alimenti.
Ci sono molti lati negativi nel nutrizionismo con cui facciamo e faremo i conti, ma questo sarà oggetto di un prossimo articolo.