Quanti caffè al giorno possiamo bere. Una domanda che viene rivolta da molti pazienti nel corso delle visite in studio.
Una domanda che viene posta di sovente, specie nel nostro paese dove la tradizione per questa bevanda ci porta a consumare un buon numero di caffè.
Alcuni risponderebbero dalle americhe e sbaglierebbero. In verità la pianta è originaria della zona africana di Kaffa, la regione dell’Etiopia sud-orientale. È infatti da qui che il caffè si è diffuso intorno al 1700 come bevanda, con il nome di vino d’Arabia.
Nonostante la sua origine, oggi la maggioranza delle piantagioni di caffè sono diffuse nell’America del sud e centrale, in regioni dove si alternano mesi con abbondanti piogge e mesi di siccità, con temperature caldo-umide (tra i due tropici).
Cerchiamo adesso di capire quanta caffeina è contenuta in un normale caffè espresso e da qui risponderemo alla domanda dell’articolo: quanti caffè al giorno?
Il classico caffè espresso contiene una media di 80-100 mg di caffeina. Per ragioni di sicurezza sarebbe bene non consumare più di 3-4 caffè al giorno.
Il limiti raccomandato di caffeina da non superare è 300 mg al giorno circa.
La caffeina è una sostanza stimolante, in grado di migliorare l’attenzione e ridurre la percezione di fatica e sonnolenza. È in grado di interagire con l’adenosina cerebrale, inibendola. Questo genera un effetto eccitante che può variare da un’ora alle tre ore.
Inoltre la caffeina è in grado di migliorare la broncodilatazione e aumentare l’attività cardiaca.
Come tutte le sostanze stimolanti, la caffeina nasconde qualche piccola insidia ed effetto collaterale. Uno dei principali è la tachicardia e l’aumentata diuresi. Solitamente viene sconsigliato il consumo di caffè e bevande nervine a tutte le persone ipertese e che fanno uso di beta-bloccanti, sebbene ultimamente si sia dimostrato che fino a un paio di caffè massimi giornalieri siano consumabili anche da questa categoria di pazienti.
Un problema comune che può dare il caffè è acidità di stomaco. Chi soffre di MRGE (rigurgito gastro-esofageo) deve limitare il più possibile il consumo di caffè e bevande contenenti caffeina.
Inoltre la caffeina aumenta l’escrezione di sodio a livello urinario.
Tutti questi effetti appena esposti mostrano un’enorme variabilità da soggetto a soggetto.
Nel nostro paese ci sono persone che possono arrivare a 7-10 caffè al giorno e non mostrare alcun effetto collaterale da parte della caffeina. Così come ci sono altri individui che non possono consumare il caffè senza andare incontro a qualche effetto collaterale.
La ragione alla base di questa grande variabilità risiede nel fatto che la caffeina genera assuefazione. In altre parole persone abituate a consumare un gran quantitativo di caffè andranno incontro ad abitudine e la caffeina sortirà meno effetto. Ci vorranno così più caffè per generare una risposta fisiologica.
I rischi sono legati all’apparato cardiovascolare e alla disidratazione. A questi effetti si aggiungono irritabilità e insonnia.
Prima di andare incontro a morte per abuso di caffeina bisognerebbe consumare un quantitativo di caffè troppo elevato (circa 90 tazzine di caffè espresso!). La dose considerata letale per circa il 50% della popolazione, il cosiddetto DL50, è fissata a 150-170 mg di caffeina per chilo di peso corporeo, una cifra decisamente elevata. Pertanto non ci sono particolari rischi, se non alcuni effetti collaterali appena citati nei paragrafi precedenti.
Assolutamente si. La caffeina è in grado di migliorare la forza muscolare, abbassare la percezione di affaticamento e garantire migliori prestazioni, sia di endurance sia di forza.
La posologia si aggira tra i 3 e i 7 milligrammi per chilo di peso corporeo.
Per ulteriori approfondimenti su Caffeina e Sport, il rimando al sito Corebo permette di dare alcune delucidazioni aggiuntive e una tabella riepilogativa dei suoi effetti per la performance.