Nutrizionista Pugilato

Giulio Merlini riceve in studio a Torino e Milano


La nutrizione è uno dei fattori che ha maggiore incidenza sulle prestazioni di uno sportivo. Negli sport da combattimento, come il pugilato, l’importanza è persino superiore, per via della necessità di operare delle riduzioni di peso e successivi recuperi pre e post gara.

Nel gergo della boxe si definisce “taglio del peso” la perdita di peso ottenuta con una dieta dimagrante finalizzata a rientrare in determinate categorie di peso nella condizione migliore possibile.

Un pugile con un peso maggiore del suo avversario ha un vantaggio competitivo, per cui la strategia comune in questo sport (e altri da combattimento) è quella di perdere peso, con tecniche di calo ponderale, arrivando al momento della pesata (weigh-in) con un peso di poco inferiore ai limiti stabiliti per rientrare in una certa categoria.

Nei casi in cui tra la pesata e il momento dell’incontro sul ring vi sia un lasso temporale sufficiente, si procede a reintegrare i chili perduti tramite la reidratazione e la reintroduzione dei macronutrienti adeguati.

La gestione di questo processo richiede competenze professionali non solo per non rischiare di mancare gli obiettivi, ma anche per evitare esiti fatali sulla salute dell’atleta.

Il nutrizionista sportivo esperto di pugilato e sport da combattimento è una figura altrettanto importante dell’allenatore per vincere le gare.

Perchè rivolgersi a un nutrizionista sportivo se fai pugilato?

La gestione del peso corporeo rappresenta uno degli elementi chiave nella nutrizione sportiva sia per i pugili che vogliono aumentare il proprio peso, incrementando la massa muscolare, sia per quelli che vogliono perderlo eliminando il grasso non utile.

Ogni atleta ha delle caratteristiche fisiologiche che lo rendono unico, di conseguenza non è possibile applicare dei protocolli standard, ma è necessario personalizzare la dieta in funzione di fattori diversi.

Un atleta che ha bisogno di prepararsi a una gara e deve ottimizzare il taglio peso senza perdere la forma fisica costruita nel corso della programmazione, non può improvvisare o copiare un regime alimentare preparato per un altro atleta con caratteristiche diverse.

Nutrizionista sportivo per Pugilato e Sport da Combattimento offre consulenza a Torino e Milano

Un pugile nel mezzo di una programmazione annuale ha bisogno di un nutrizionista per il pugilato capace di farlo rendere al meglio durante gli allenamenti, mantenendo il peso in un range tale da assicurare l’efficacia del taglio nel momento in cui dovrà essere eseguito. Non è un’operazione che s’improvvisa e, spesso, nemmeno il nutrizionista generico ha le competenze giuste per garantire il risultato.

Il nutrizionista sportivo è l’unico professionista specializzato capace di ottimizzare la dieta in base al calendario gare, agli allenamenti mensili e alle variazioni richieste dalla programmazione. Deve conoscere l’ambito sportivo in cui è chiamato a intervenire, sapere elaborare diete per la boxe e formulare piani individualizzati.

Inoltre, vari studi di traumatologia hanno accertato che una disidratazione eccessiva aumenta i rischi che gli atleti subiscano traumi gravi o persino mortali. In particolare è stato dimostrato che il fluido cefalorachidiano, il liquido che si trova tra le ossa del cranio e il cervello, ha anche una funzione protettiva, dato che attutisce l’impatto dei colpi ricevuti dall’avversario. La sua eccessiva diminuzione, perció, aumenta il rischio che il pugile subisca danni cerebrali durante il match.

Un nutrizionista sportivo serve anche a contenere questo tipo di rischi per la salute.

Con la giusta alimentazione un pugile combatte meglio

Mettendo da parte la gestione del taglio-peso, programmare correttamente l’alimentazione di un pugile risponde a diverse esigenze:

  • aumentare lo stato di concentrazione sul ring;
  • migliorare i tempi di recupero;
  • ridurre il senso di fatica durante il combattimento;
  • ottimizzare le energie per i propri allenamenti.


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A tal fine il nutrizionista sportivo deve considerare diversi fattori:

  • Età. Un corpo giovane è più reattivo alle variazioni nell’apporto di macronutrienti e liquidi, con il passare degli anni il metabolismo si irrigidisce e i cali e i recuperi di peso richiedono più tempo;
  • Abitudini alimentari. Il nutrizionista sportivo deve eseguire una buona anamnesi del pugile per conosce quali cibi possono provocare problemi alla salute o penalizzare le prestazioni, quali alimenti condizionano in positivo o negativo la sua psiche, le esperienze del pugile con le diete precedenti, come ha reagito il fisico in passato durante i tagli peso e i regimi dietetici sperimentati;
  • Genere. Uomini e donne non possono essere trattati allo stesso modo. Il loro profilo ormonale è molto diverso e il modo in cui reagiscono alla dieta e al taglio di peso non è in nessun modo paragonabile. Le donne reagiscono molto più lentamente ai tagli del peso perchè hanno meno liquidi e meno massa muscolare, inoltre le mestruazioni provocano variazioni di peso con ulteriori effetti sulla capacità di allenarsi che vanno gestiti anche attraverso l’alimentazione;
  • Idratazione. Ogni pugile, in base alla sua fisiologia e alle sue abitudini, reagisce diversamente alla disidratazione e alle reidratazione. Il monitoraggio di questo aspetto deve essere continuo in modo da regolare l’apporto di liquidi modulandolo secondo le esigenze e la risposta dell’organismo.


Il programma nutrizionale deve dunque coniugare le caratteristiche fisiologiche del pugile con i risultati che si prefigge di raggiungere, contemplando le sue abitudini alimentari e l’impatto che la dieta può produrre a livello psicologico.

Quale dieta per la boxe? Personalizzare il regime dietetico e il taglio del peso.



La dieta del pugile professionista (e del dilettante che fa sul serio) deve permettere buone prestazioni durante gli allenamenti, ma anche mantenere il peso dell’atleta a un livello sufficientemente costante.

Bisogna evitare che il pugile prenda troppi chili, altrimenti il corpo dovrà subire stress maggiori per rientrare in tempo nei limiti fissati dalla categoria in cui si vuole partecipare.

Un range ragionevole è 8/12% di peso in più rispetto alla categoria obiettivo, variabile secondo le caratteristiche individuali.

Il taglio del peso nel pugilato può raggiungere anche gli 8/10 kg. Il calo si ottiene sostanzialmente agendo su due fattori:
  • la riduzione calorica;
  • la disidratazione (scarico dei liquidi).




La disidratazione se non viene gestita bene può avere molti effetti secondari negativi:
  • calo delle prestazioni fisiche;
  • riduzione della lucidità mentale durante l’incontro;
  • diminuzione del volume sanguigno;
  • insufficienza renale;
  • alterazione delle capacità di termoregolazione;
  • aumento del rischio infortuni;
  • danni cerebrali anche gravi.

Bisognerebbe sempre evitare di dover ricorrere a digiuni radicali prolungati prima della gara, saune e bagni turchi a ripetizione, bizzarri sistemi per sudare espellendo più liquidi possibili. Il taglio del peso va gestito nei tempi corretti e senza affaticare il corpo con pratiche penalizzanti.



In che modo ti aiuterò a conseguire i tuoi obiettivi?



Applicando un processo messo a punto in anni di esperienza, l’ho definito il CIRCOLO DEL MIGLIORAMENTO CONTINUO:

  • ANALIZZARE i tuoi bisogni specifici;

  • PROGRAMMARE il percorso in base ai tuoi obiettivi;

  • MONITORARE nel tempo i risultati;

  • ADEGUARE la dieta in base ai cambiamenti di peso e al calendario gare.


La chiave sta nel definire un piano e modularlo nel tempo in base ai risultati conseguiti.

Piani nutrizionali per pugili professionisti e dilettanti


Come esperto di nutrizione sportiva sono spesso chiamato a programmare diete per il calo peso, per il mantenimento del peso e per ottimizzare i processi di recupero nei pugili e nei lottatori di altri sport da combattimento.

Qualunque sia l’obiettivo del pugile, prima di formulare una dieta su misura eseguo un’analisi completa dell’atleta, valutando:
  • il peso e le misure antropometriche;
  • la composizione corporea;
  • i piani d’allenamento e il numero di sedute settimanali;
  • lo stile di vita al di fuori dell’ambito sportivo (come può influire sui consumi energetici e lo stress psico-fisico).

Ogni aspetto viene meticolosamente studiato per elaborare un programma nutrizionale sartorializzato che aumenti concretamente le chance di vittoria.

Il nutrizionista è chiamato a supportare le aspirazioni del pugile. Questo è ciò che mi propongo in ogni momento.

Cosa ti offro? Quali sono le mie competenze distintive?

Indagine conoscitiva accurata: per sapere come ti alleni, quali sono le tue abitudini alimentari, i tuoi punti di forza e di debolezza a livello fisico e mentale

Estrema personalizzazione del servizio: nessuna dieta viene pre-compilata. Tutto è personalizzato in base alla visita in studio.

Seguimento e monitoraggio: dopo la definizione del tuo programma alimentare continuerò a seguirti apportando aggiustamenti alla dieta in funzione dei miglioramenti conseguiti.

Entusiasmo: amo lo sport e mi appassiona il mio lavoro, è una grandissima soddisfazione vedere che il mio impegno influenza positivamente la vita di altre persone.


CURRICULUM

  • Laurea Magistrale in Scienze della Nutrizione Umana
  • Laurea Magistrale in Scienze e Tecniche Avanzate dello Sport
  • Sport Nutrition Specialist – ISSN
  • Ha ricoperto l'incarico di docente presso la Federazione Italiana di Pesistica in Metodologia dell’Allenamento
  • Responsabile della Formazione presso Corebo s.a.s.

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