Sappiamo anche che l’eccesso di grasso è associato ad un maggior rischio di patologie cardiovascolari e diabete di tipo 2. L’aumento del BMI è associato ad un maggior rischio cardiovascolare (Berrington de Gonzales et al. 2010). Risulta però interessante notare che aumenti il rischio, ma non tutti gli obesi manifestano quadri clinici compromettenti. Questi individui sono definiti come “metabolicamente sani o individui obesi insulino sensibili” (MHO).
Persone obese che non presentano rischi cardiovascolari e sono sani (MHO) non hanno al momento dei criteri universali di identificazione dal punto di vista medico clinico (Satsoulis A, Paschou SA 2020).
I criteri che si ritrovano per valutare della Metabolic Healthy Obesity (MHO) sono:
Come riportato nello studio del 2020, la MHO tende a diminuire in entrambi i sessi con l’avanzare dell’età. La prevalenza della MHO è tra il 6 e il 75% e può variare in base a variabili di stampo socio-economico, al genere, all’età e all’etnia. Ad esserne maggiormente colpite sono le donne in premenopausa.
Nonostante inizialmente si fosse pensato che la MHO fosse una condizione stabile, in realtà sembra ben più realistico, così come evidenziato negli studi, che sia invece una condizione transitoria. Tale teoria sembra confermata da studi che hanno analizzato diverse persone per un periodo di 10 anni, dove una buona parte passò dalla Metabolic Healthy Obesity alla condizione patologica (MUO = Metabolic Unhealthy Obesity ). Questo permette di consolidare il concetto secondo cui l’eccesso di grasso e il BMI andrebbero monitorati ed è necessario fare campagne di sensibilizzazione per agire sugli stili di vita, come:
Dal punto di vista scientifico e della letteratura è in corso un dibattito. Se è vero che epidemiologicamente esistono individui con un BMI superiore a 30, ma con nessun criterio fuori scala dal punto di vista patologico, ci si domanda se non sia il caso di stratificare l’obesità utilizzando una classificazione maggiormente dettagliata. Tuttavia, vista la natura mutevole della MHO verso una condizione patologica nel corso del tempo, alcuni critici considerano il concetto di “obesità sana” fuorviante e poco utile. In altri termini, l’obesità resta tale e data la maggior probabilità di incorrere in problematiche per la nostra salute e all’aumento dei costi sanitari, tale condizione andrebbe comunque trattata e seguita da personale medico qualificato.
Nutrizionista per il sovrappeso e l’obesità