Non si sa come, ma quando si parla di salute tantissime persone riferiscono esperienze personali o di propri familiari che sono riusciti con un approccio non scientifico a risolvere alcuni problemi. Da chi ha risolto il suo raffreddore sorseggiando tisane a chi è riuscito a risolvere la sua problematica di sensibilità intestinale eliminando per sempre un dato alimento, dopo aver fatto un esame per le intolleranze alimentari.
La lista potrebbe proseguire per pagine intere e quando si spiega che certe usanze non hanno alcun nesso causale, ma è stato il puro caso a farci sentire meglio, c’è sempre qualcuno che esordisce con:
Eppure con me ha funzionato. Come me lo spieghi?
Si tende ad attribuire un enorme valore alle esperienze personali e a diffidare di dati scientifici e statistiche. Il motivo risiede nell’indole umana di sopravvalutare quanto avvenuto sulla propria pelle, ma senza fare i conti con variabili e situazioni difficilmente calcolabili che sono state invece determinanti.
Se tornassimo all’esempio di prima, il raffreddore curato con le tisane cosa ha dimostrato? Scientificamente niente. Il raffreddore sarebbe guarito ugualmente e la tisana a cui attribuiamo un effetto miracoloso ha semplicemente contribuito a potenziare l’effetto placebo. Si tende ad unire combinazioni di eventi che non hanno un nesso di causalità e a cui diamo enorme importanza. Anche se ce l’avessero bisogna dimostrarlo. Come? Per esempio prendendo un gruppo numeroso di persone con il raffreddore dividendole in due gruppi: un gruppo di controllo e uno a cui venga somministrata, a parità di condizioni, il fattore che si pensa determini il cambiamento. Se entrambi i gruppi hanno un decorso simile non è certo quella bevanda ad aver alterato il risultato finale. Questo esempio decisamente semplicistico, rispetto a come si muove il metodo scientifico, fa facilmente capire che non possiamo basarci sul resoconto di una persona.
Così come non possiamo basarci su chi ci afferma che un dato integratore ha mostrato effetti incredibili sull’incremento delle masse muscolari o sulla perdita di grasso, senza che ci siano dati solidi a sostegno di tale teoria.E chi fornisce i dati solidi? Il metodo scientifico e gli studi. E non si parla di studi svolti dall’autore di un libro che dice di aver ottenuto con i suoi assistiti risultati strabilianti. Si parla di studi eseguiti da più studi di ricerca che hanno contribuito a formare una certa consistenza statistica. In altre parole per poter affermare qualcosa servono i dati. Se i dati forniti in un libro non sono pubblicati in riviste scientifiche che hanno dimostrato la validità di determinate affermazioni, ciò che stiamo leggendo è assolutamente privo di fondamento, ma sono speculazioni dell’autore.
Questa tematica è difficile da capire da parte di chi giurerebbe di stare meglio da quando ha fatto un test sulle intolleranze alimentari e ha eliminato alcune verdure o frutti dalla propria dieta. Eppure la maggioranza dei test sulle intolleranze alimentari, purtroppo promossi anche da alcuni professionisti, sono del tutto privi di validità scientifica. Parlo di chi attraverso un test muscolare vi dice a cosa siete intolleranti e di chi attraverso un esame del sangue è in grado di dire se il vostro disturbo è dettato dai pomodori o dalle melanzane. Gli unici in tal senso che possono aiutarvi realmente sono il test per la celiachia e il Breath Test per l’intolleranza al lattosio.
Eppure c’è chi giurerebbe di aver notato miglioramenti a seguito dell’esclusione di determinati alimenti messi in luce da questi test. Sono casualità e probabilmente non è un problema di alimento eliminato quanto piuttosto di tutta una serie di cose a cui prestiamo attenzione che hanno contribuito al miglioramento.
Eppure la frase “come me lo spieghi che…” si continuerà a sentire sovente, proprio come il “su di me ha funzionato”.
Di certo bisogna continuare ad informare per evitare che si cada vittime di un effetto placebo e si diffondano informazioni fuorvianti e non veritiere.
Oggi abbiamo a disposizione le banche dati per vedere se esistono meta-analisi e review sistematiche su un dato argomento. Utilizziamole e non facciamoci impressionare dai libri che hanno venduto milioni di copie, da test che promettono risultati che non sono stati dimostrati o da integratori che vantano effetti miracolosi del tutto inesistenti.
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