Analizzare la composizione corporea è cruciale quando vogliamo mostrare i risultati di un percorso nutrizionale o di allenamento.
Perchè eseguire un’analisi della composizione corporea?
Prima di trovare una risposta a questa domanda, dovremmo risolvere una questione a monte: vi fidereste mai di un professionista che non vi mostra i risultati ottenuti?
La risposta è ovvia: no.
Valutare il livello di partenza allora, appare quanto mai necessario nel momento in cui si intraprende un percorso di personal training o un percorso nutrizionale, per monitorare nel tempo ciò che è stato raggiunto e gli obiettivi futuri. Pertanto periodicamente risulta fondamentale eseguire degli esami.
Non stimare un obiettivo porterà inevitabilmente all’abbandono del cliente, poiché non avrà alcun punto di riferimento rispetto a dove era partito.
Offrire degli esami è la soluzione migliore per garantire di mese in mese un checkpoint dettagliato e tracciare un percorso che renda ben visibili i traguardi da raggiungere.
Questa è una delle domande più frequenti nei corsi di composizione corporea. Ecco alcuni esami utili:
Alcuni libri più di divulgazione, consigliano di svolgere l’esame plicometrico e antropometrico autonomamente: lasciate perdere questi testi e dedicatevi a servizi seri. Ogni tipo di analisi è consigliabile sia svolta con la consulenza di un esperto del settore a cui segue un piano nutrizionale studiato da un biologo nutrizionista o un medico dietologo.
Affidatevi ai professionisti adeguati a seconda del fine che vi siete posti.
Prenotare delle lezioni di personal training è ben altra cosa che svolgere un allenamento auto-gestito: il trainer tiene conto dei tempi da rispettare e inizia a programmare quelli che sono i passaggi fondamentali da compiere.
La bioimpedenziometria è una tecnica di analisi indiretta e non invasiva che stima le concentrazioni di acqua presente nel corpo. Il report vi mostra una scansione dell’acqua intracellulare (interna alle cellule) e dell’acqua extracellulare (fuori dalle cellule). Il software elabora indirettamente le percentuali di massa magra e massa grassa e questo consente di valutare mensilmente quali sono le condizioni raggiunte in base al tipo di intervento applicato.
La plicometria è una tecnica di indagine indiretta e non invasiva effettuata tramite un plicometro, ovvero una pinza che seleziona delle zone di cute per misurare le percentuali di massa grassa del soggetto.
L’ESAME non può essere svolto da un soggetto inesperto, ma da un tecnico che ha ricevuto una formazione idonea in merito: state perciò alla larga da video tutorial e personal che vi eseguono un esame plicometrico in un quarto d’ora.
Per svolgere la plicometria ci sono corsi che permettono un’adeguata formazione in merito. La stessa cosa vale per la bioimpedenziometria.
Un consiglio per l’acquisto è il bioimpedenziometro Akern, utilizzato in diverse ricerche scientifiche.
L’antropometria infine è una tecnica di indagine che si basa sulla rilevazione delle circonferenze e delle lunghezze articolari al fine di stimare la costituzione dell’individuo e avere così un criterio attendibile da poter passare al personal trainer, medico dietologo e biologo nutrizionista.
Oggi la collaborazione tra diverse figure professionali è indispensabile in un campo così vasto come la cura del corpo. Chi si ostina a fare mille lavori diversi per arrotondare qualcosa in più al mese, perde in credibilità.
Perciò eseguire dei controlli periodici, mediamente uno ogni 1-2 mesi, permette di garantire maggiori risultati.
Molti corsi per diventare personal trainer non garantiscono una parte pratica approfondita su queste tecniche e si rischia di essere impreparati nell’interpretazione dei dati acquisiti oltre che nella parte operativa.